Io c’ho un fratello. Cioè, ce ne ho due, ma questo è un post che parla solo di uno dei due, il più vecchio, quello che ha meno anni. E non solo di lui, ma di tutti quelli della sua generazione che sono però più grandi di me.
Allora, l’idea in realtà era quella di ringraziare Nicola per avermi tenuto in piedi musicalmente nell’ultimo anno.
Io ho ascoltato musica da quando avevo otto anni, musica non proprio di tutti i tipi, però di tanti tipi diversi si, dai. Ovviamente fra: figli, capelli bianchi e kili di troppo, più stress da vita o vita da stress, negli ultimi anni la musica è stata sempre la stessa. Poi con l’arrivo dell’iPod che ti mette tutto in ordine alfabetico, la rotella e poco tempo per cambiare a mano è andata a finire che veramente ascoltavo sempre le stesse canzoni; e Nico, che da anni tiene un bel blog dove recensisce qualsiasi cosa emetta suoni, mi ripeteva inutilmente di provare Nuove Cose. Io non lo ascoltavo semplicemente perché non avevo tempo. Tempo o voglia di comprare cd al buio. Così lui m’ha ficcato dentro l’iPod tre perle che ho ascoltato continuamente da settembre scorso ad oggi.
E mi ha salvato la vita.
Questo post mi è venuto in mente grazie ad un hashtag simpatico dello scorso marzo. Avevo invece scritto quanto leggete sopra i video tre mesi fa e poi non sono riuscito a finire. Chissà perché. Mah!
Oggi unisco le due cose e partendo da mio fratello scrivo di quelli della sua generazione.
Un post celebrativo di ragazze e ragazzi con cui ho avuto la fortuna di lavorare e collaborare o fare cose in questi anni. Accomunati tutti dal fatto di essere nati negli anni ’80. Gente più piccola di me che meglio, molto meglio, di tutti quelli che sono nati prima di me, sa fare le cose fatte bene. Feci un tweet e lo ritiro fuori ora, che sono prossimo a cambiamenti.
Parliamo tanto del paese che si deve riprendere, delle giovani generazioni, dei ragazzi di domani, dei ragazzi di oggi. Magari non ve ne rendete conto, ma in giro è pieno di gente giovane che si fanno …
che si fanno, punto!
E sono bravi. Quindi a partire da questa foto del più vecchio dei miei Brò per passare a tutti i tag che trovate qui sotto (che se funziona il servizio che pago, quando uno dei taggati si cercherà su Google leggerà qui la mia celebrazione) vi saluto e vi ringrazio.
“Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?”

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