E Al DeA Della Scala Non Credere Mai


Milano, gennaio 2012

Sabato sera sono stato per la prima volta alla Scala di Milano. C’è sempre una prima volta per un sacco di cose. E le prime volte lasciano, in genere, sempre bei ricordi. Anche questa volta è andata così.
Era l’ultima replica del Don Giovanni di Mozart, ed è stato uno spettacolo vero.
Con Don Giovanni, noi maschietti italiani un po’ bigotti cresciuti col rosarietto da dieci in mano a scuola dalla suore, ci rapportiamo, nel corso della nostra vita, cambiando continuamente idea. Da piccolo mi ricordo che la storia di questo peccatore incallito mi portava a giudicarlo male, punto e basta. Con il passare del tempo, la severità di chi non sa un cazzo della vita, si è diluita nella compassione, “Poveraccio”. Negli ultimi tempi invece, da quando dieci anni fa ho avuto l’occasione di poterlo vedere per la prima volta dal vivo, siamo quasi diventati amici. L’ho da prima invidiato, beh, cavoli, il vecchio Don Giovanni fa veramente come je pare! E poi, l’altra sera, immerso in quel palco immenso, il più imponente del mondo, con tutti che gli davano addosso, mi sarei alzato per andarlo a difendere. Ovviamente si sprecheranno le vostre osservazioni riguardo la mia invidia per il suo catalogo. Ma, se mi fate finire, non è questo il punto.
Il punto è che lui, peraltro esplicitato magistralmente nell’interpretazione di uno svedesone di due metri perfetto, non ha il chiodo fisso delle donne. Ha il chiodo fisso di fare quello che lo fa star bene. Ha il chiodo fisso della sua vita! In quanti abbiamo chiaro il nostro chiodo fisso?
Ok, non si controlla, ed uccide. Ma cazzo, è un’opera lirica. Il messaggio arriva uguale.

La parte più romantica però, spetta a quello sfigato di Don Ottavio, com’è giusto che sia. In fondo è pur sempre una storia d’Amore:
“Dalla sua pace la mia dipende;
Quel che a lei piace vita mi rende,
Quel che le incresce morte mi dà.
S’ella sospira, sospiro anch’io;
È mia quell’ira, quel pianto è mio;
E non ho bene, s’ella non l’ha.”

La parte meno romantica, invece, spetta ai vecchi milanesi ultra centenari. Nelle vicinanze del guardaroba, l’odore di canfora, naftalina e dentiere, mi ha ricordato il foyer dell’Auditorium di Roma. E’ un paese senza speranza, quello che dispensa Cultura solo a chi è nato prima della cultura stessa.

Contributors:
Davide Cenci – Camiceria Sabatini – E. Marinella – BlackBerry

This entry was posted in Che DeA! and tagged , , , . Bookmark the permalink.

2,993 Responses to E Al DeA Della Scala Non Credere Mai

  1. Toki says:

    I precisely needed to thank you so much once again. I am not sure the things that I could possibly have made to happen without the entire tricks documented by you regarding such a area of interest. Entirely was a depressing situation in my view, but being able to see the skilled avenue you processed the issue made me to jump with happiness. Extremely thankful for the help and then pray you recognize what a powerful job that you are providing teaching men and women via your websites. I know that you haven’t got to know all of us.

  2. When I first saw this title E Al DeA Della Scala Non Credere Mai » One and One and One is Three on google I just whent and bookmark it.Heya i am for the first time here. I came across this board and I find It truly useful & it helped me out much. I hope to give something back and aid others like you aided me.

  3. When I first saw this title E Al DeA Della Scala Non Credere Mai » One and One and One is Three on google I just whent and bookmark it.If you’re still on the fence: grab your favorite earphones, head down to a Best Buy and ask to plug them into a Zune then an iPod and see which one sounds better to you, and which interface makes you smile more. Then you’ll know which is right for you.

  4. Thanks so much for giving everyone an extraordinarily spectacular chance to read critical reviews from this site. It is often very enjoyable plus stuffed with amusement for me personally and my office friends to search your blog really thrice in a week to see the newest things you have got. Of course, I’m just certainly satisfied with all the magnificent opinions served by you. Certain 1 areas in this article are truly the finest we have had.

Comments are closed.