Andate a comprare ITALIC di marzo.
E nel frattempo rileggetevi il mio pezzo di febbraio.
“Come spugne tutt’orecchi, i bambini assorbono i comportamenti dei genitori”
Oggi vanno di moda quegli orologi che proiettano l’ora sul soffitto, di notte. Così tu stai sdraiato, nel letto, e tieni d’occhio il tempo che scorre. Le ore di sonno che hai a disposizione. Ed è spesso quando è buio, e tardi, che, fissando il soffitto, puoi finalmente discutere con tua moglie. Di qualcosa, magari, accaduto dodici ore prima. Oddio, discutere è un parolone. Perché i bimbi dormono (è proprio questo il motivo per il quale ora è lecito il confronto) e non devono sentire. Ed allora cominci ad urlare sussurrando, facendo uscire dalla bocca un sibilo che ricorda molto quello dell’imperatore Palpatine di Star Wars: “Giovane stolto. Solo ora, alla fine, acquisti la ragione!…”. Il risultato, però, è che dopo cinque minuti che comprimi il suono per far uscire solo il respiro, sperando si senta, tua moglie ha sentito la metà di quello che volevi dirle e a te fa male la gola come se avessi provato a surclassare Pappalardo in “Ricominciamo”. E tutto questo perché? Perché i bambini non devono assistere alle discussioni dei grandi. I bambini sono come spugne. I bambini vanno protetti…E vai con le scuole di pensiero!
Certo è vero che oggi i bambini sono, se possibile, ancora più ricettivi ed imitatori degli atteggiamenti degli adulti. Fin dai primi anni di vita. Ricordo Edoardo, a poco più di tre anni, quando rispose alla mamma, che lo aveva giustamente rimproverato, alzando l’indice e riportando, quasi fedelmente una frase che ancora oggi non ci capacitiamo dove possa averla sentita: “Mamma, non mi parlare con quel tUono!”, e giù tutti a ridere. Ma è anche vero però, che oggi noi genitori ci facciamo duemila paranoie in più, rispetto ai colleghi delle generazioni passate. Del resto da milioni di anni i bambini, con il tempo, diventano adulti. E non più tardi di un secolo fa, tra genitori, non ci si poneva certo il problema di trascendere davanti ai figli in caso di confronto. Urla, piatti volanti e magari qualche sceneggiata con le valige sulla porta. E milioni di bimbi sono diventati grandi lo stesso.
Oggi, però, tutto è trasparente, la grande e diffusa casa di vetro dove viviamo, ci fa vivere nel terrore di sembrare cattivi genitori, perché tutti ci guardano. Attenzione, non di esserlo, ma di sembrarlo, cattivi genitori. Reality, social network, centri commerciali con dentro le case. Tutto è in vetrina, ed allora se sgarri, se ne accorgono subito. Agevolati, ovviamente, dall’aiuto dei tuoi figli. “Guardi, oggi ho dovuto riprendere sua figlia Caterina – mi ha detto tempo fa la maestra del nido – strappava di mano i trenini a due amichetti al grido ‘Quètto è di papà!’”, e tu, con lo sguardo basso: “No, mi scusi, è che spesso i suoi fratelli si litigano il trenino ed io provo a spiegare loro che il gioco non è di uno dei due in particolare”, e la maestra, con lo sguardo simile a quello del tuo professore di letteratura latina quando ti beccava con il traduttore in mano: “Ah, capisco…”.
La soluzione, forse, per poter convivere con l’inevitabile imbarazzo al quale a volte i figli ti espongono, è la solita. E la più semplice. O la più difficile, in effetti. E’ essere se stessi. Se sei te stesso, i tuoi figli assorbiranno la parte migliore di te, quella ‘giusta’. Mentre se predichi bene, ma razzoli male, vedrai che nessuno, come i tuoi figli, è capace di osservarti e registrare per ore, mentre razzoli.
Il migliore amichetto di Edo alla materna è Manolo. Manolo porta sempre una pistola giocattolo a scuola, mentre Edo si porta le macchinine. Manolo urla come un ossesso ogni mattina che entra in classe, Edo lo guarda sempre basito. Manolo parla con i bidelli della Roma, mentre Edo dei bidelli, tatuati, della Garbatella, ha una paura fottuta. Una mattina Manolo e la sua mamma arrivavano all’asilo insieme a me e a Edo. La sua mamma urlava più di lui, perché lui era veramente capriccioso, e contemporaneamente teneva la sorellina piccola in braccio. Robusta, alta e determinata, la mia collega emetteva suoni che non riuscivo a comprendere. Poi finalmente Manolo si è calmato e stava per entrare in classe. Ed è stato in quel momento che, prima ancora di capire ciò che aveva raggiunto le mie orecchie, ho visto gli occhi del piccolo Edoardo cambiare all’improvviso: “A’ Mano’ torna qua! Vièmme a da ‘nbacio e poi vatteneaffanculo in classe!”.
Non erano occhi spaventati, erano occhi invidiosi. Per il suo piccolo amico.
Io ho guardato la mia collega ammirato, e le ho stretto la mano.

Magnificent issues altogether, you just won a emblem new reader. What would you recommend in regards to your publish that you made some days in the past? Any certain?
Magnificent goods from you, man. I’ve understand your stuff previous to and you’re just extremely fantastic. I actually like what you’ve acquired here, certainly like what you’re stating and the way in which you say it. You make it enjoyable and you still take care of to keep it wise. I cant wait to read far more from you. This is actually a wonderful web site.
hello there and thanks in your info ? I’ve definitely picked up anything new from proper here. I did on the other hand experience several technical issues using this site, since I experienced to reload the site a lot of times previous to I may get it to load correctly. I were wondering if your web host is OK? Now not that I am complaining, however slow loading circumstances instances will often have an effect on your placement in google and could injury your quality score if advertising and marketing with Adwords. Well I am adding this RSS to my e-mail and could look out for much extra of your respective exciting content. Ensure that you update this once more soon..
Usually I do not learn article on blogs, however I would like to say that this write-up very compelled me to try and do so! Your writing taste has been surprised me. Thanks, quite nice post.
My brother recommended I would possibly like this web site. He was entirely right. This submit truly made my day. You can not believe just how much time I had spent for this info! Thank you!
Hi, Neat post. There is an issue along with your website in web explorer, might check this? IE still is the market leader and a good component to folks will miss your magnificent writing due to this problem.
I’ve been exploring for a little bit for any high-quality articles or blog posts in this kind of space . Exploring in Yahoo I ultimately stumbled upon this website. Studying this info So i am glad to show that I’ve a very just right uncanny feeling I came upon exactly what I needed. I so much for sure will make sure to don?t overlook this web site and give it a look on a constant basis.
You’re in point of fact a just right webmaster. The web site loading velocity is incredible. It kind of feels that you’re doing any distinctive trick. Moreover, The contents are masterwork. you have performed a fantastic task on this topic!
Its like you read my thoughts! You seem to know so much about this, such as you wrote the guide in it or something. I think that you could do with a few p.c. to power the message home a little bit, however other than that, this is excellent blog. A great read. I’ll definitely be back.
Simply want to say your article is as surprising. The clarity in your post is simply cool and i could assume you are an expert on this subject. Well with your permission let me to grab your RSS feed to keep updated with forthcoming post. Thanks a million and please continue the rewarding work.