“Adoro Settembre!” (Alberto, Scusami, Ma Non E’ Colpa Mia)

Caro Alberto,

ora provo a spiegarti. Davvero, ci tengo. Voglio dirti com’è andata.

Sabato mattina ero in centro, stavo andando a tagliarmi i capelli e passeggiavo per via del Babuino ascoltando musica. Ad un certo punto ho realizzato che era il 1 settembre e mi è venuto da pensare a quante canzoni siano state scritte su settembre. Con la parola “Settembre” proprio nel titolo. Mi sono messo ad elencarle, sicuro che non ci fosse un altro mese dell’anno con così tante dediche.

L’istituzionale “Seduto in quel caffè, io non pensavo a te…”.
La tragica “Restiamo insieme fino a quando gli occhi tuoi ancora chiusi troveranno gli occhi miei” di quando Antonello scriveva ancora canzoni e non porcherie e noi gli andavamo dietro struggendoci per la pischella di turno. Sopravvivere a quegli anni è stata un’impresa.
La malinconica “E allora salvalo amore questo bambino che trema” (pòro Luca, che dici Arbè, je la fàmo ‘na colletta?).
Il capolavoro della PFM. Quella che spesso la mattina all’alba cinque anni fa, quando Edoardo non dormiva e noi eravamo ancora ad Avezzano, me la sparavo in cuffia mentre lo spingevo sul viale ancora buio con i primi freddi di settembre, e la rugiada tutt’intorno certo, quante gocce, per poter urlare (tanto lui non dormiva) “Il giorno…come sempre…saràààààà!”.
L’addio musicale di Fossati, “…è un taxi che si ferma qui”. Diomio! Che se uno torna a scrivere dopo una canzone così dimostra di avere il coraggio di un leone.
E citiamo anche Peppiniello Gagliardi, va’, che “Piangeranno solo gli occhi miei” è scontata, ma chi piange più per amore oggi?

Insomma Alberto, ero pronto per spararmiti nelle cuffie, giuro, ero pronto. Perché nessuna delle canzoni citate qui sopra ha mai raggiunto il “tuo” Settembre. Ed io lo ricordo ancora quel 1981 quando da ogni radio, e in tv una sera su due, eri lì ad urlare “Lascio tutto a te, dille del mio amore, dille che se può io saprò aspettare”. La sapevo a memoria, la urlavo anche io. Bellissima e semplice anche per un bambino, a parte quel passaggio strano “e se nella sua testa un rasoio terrà, taglierà i miei pensieri come e quando vorrà”, che un po’ raccontava che non era semplice per niente. Ma bella si. Bella si.

E invece, Alberto, oggi con questi iPod che dentro ci sta di tutto, anche quello che noi non sappiamo…insomma, ho fatto – così per scherzo – una ricerca per la parola “settembre” e sono venute fuori le canzoni che ho messo sopra certo…ma poi anche questa!
Non è colpa mia, giuro, è colpa di Nicola, me l’ha messa dentro a tradimento! io non sapevo neanche di averla, te lo giuro!

Però Alberto, ti so una persona saggia, aperta. Ammetterai che per uno come me che abolirebbe il capodanno, convinto che l’anno vero cominci proprio a settembre, che è in questi giorni che si rinasce davvero, che tutto deve ripartire. Che tutto cambia. Ammetterai, Alberto, che “E’ tempo di imparare a guardare. E’ tempo di ripulire il pensiero. E’ tempo di dominare il fuoco. E’ tempo di ascoltare davvero. E’ tempo di imparare a cadere. E’ tempo di rinunciare al veleno.”…ammetterai Alberto, che è pazzesca!

IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO IMPARARE A GUARDARE RIPULIRE IL PENSIERO DOMINARE IL FUOCO ASCOLTARE DAVVERO IMPARARE A CADERE RINUNCIARE AL VELENO…

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